sabato 2 aprile 2016

Recensione "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee

Buongiorno, amanti della lettura.
Oggi ritorno a scrivere sul blog dopo all'incirca un mese di assenza. Questo mese è stato molto intenso per me e non ho avuto neanche un momento di tranquillità per sedermi alla scrivania e scrivere un articolo. Adesso però ho finalmente trovato un po di tempo per recensirvi una mia recente lettura.
Il libro che andremo a conoscere oggi è "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee.
Titolo originale dell'opera è "To kill a Mockingbird" ("Uccidere un usignolo."), venne pubblicato nel 1960 ottenendo un immediato successo. Nello stesso anno d'uscita all'autrice fu assegnato il premio Pulitzer.

“Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?”





Autore: Harper Lee
Editore: Feltrinelli
Prezzo: 8,08 euro






L'autrice

Harper Lee nacque il 28 aprile 1929 a Monroeville, in Alabama. Studiò legge abbandonando infine gli studi per dedicarsi alla sua passione per la scrittura. Nel 1960 scrisse "Il buio oltre la siepe" che le valse il Premio Pulitzer. Dal romanzo fu tratto, nel 1962, l'omonimo film, diretto da Robert Mulligan e prodotto da Alan J. Pakula, che venne premiato con 3 oscarIl 5 novembre 2007 la scrittrice fu premiata dal Presidente George W. Bush con la più alta onorificenza civile statunitense, la Medaglia presidenziale della libertàIl 14 luglio 2015 uscì il suo secondo romanzo, "Va', metti una sentinella". Morì il 19 febbraio 2016.

La trama
In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.


La mia opinione
Scout, la voce narrante, è una bambina di nove anni che vive in America agli inizi degli anni Trenta e che passa le sue giornate a giocare con il suo fratellino Jem e il suo amico Dill. E' intelligente, vivace e allegra. Il padre di Scout viene incaricato della difesa di Tom Robinson, un negro accusato di aver stuprato una ragazza bianca. In una società divisa in classi sociali, dove la gente viene giudicata in base al colore della pelle, Tom Robinson rischia la condanna a morte per un crimine che non ha mai commesso. Fin da subito, infatti, appare evidente che lo "stupro" sia stato un maldestro tentativo di sedurre Tom da parte della ragazza che, spaventata, avrebbe accusato il ragazzo di stupro. Tutti sembrano sapere la verità ma nessuno è disposto ad ammettere che una ragazza bianca abbia provato a sedurre un uomo di colore. 
Il razzismo e la pura dell'ignoto sono, purtroppo, ancora oggi temi molto scottanti e attuali. Si parla di persone che vengono discriminate, isolate e giudicate diverse in base al colore della pelle, cultura, sessualità e ceto sociale. Ho amato il fatto che l'autrice abbia voluto raccontare questa storia dal punto di vista di una bambina in quanto i bambini nascono privi di pregiudizi e quindi sono in grado di giudicare il mondo che li circonda in modo sincero, senza essere condizionati da aspetti secondari. 

"Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare ugualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa succeda.
È raro vincere in questi casi, ma qualche volta si vince."

Questo libro mi è piaciuto molto e mi ha fatto riflettere sul tema del razzismo. Lo consiglio caldamente a chi cerca una lettura profonda e piacevole.

Spero che questa recensione vi sia stata utile.
Un bacione grande.
A PRESTO, LETTORI.




 

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